il pittore Eugenio Bosa: cenni biografici
 

 

fonti iconografiche


 

Nato a Venezia il 15 settembre 1807, forma la sua cultura artistica nella bottega del padre Antonio, scultore bassanese.
A 20 anni produce una serie di giganteschi busti di soggetto mitologico per la villa Sabbatini di Udine e altre statue di ispirazione neoclassica.

A partire dagli anni Trenta inizia un’autonoma attività di pittore e disegnatore; le sue serie di “Costumi di Trieste” e “Costumi Popolari Veneziani” trovano il favore del pubblico e le sue produzioni di genere gli danno abbondante lavoro e fama.

 Espone acquerelli e disegni sotto le Procuratie di San Marco offrendo ai turisti nel suo studio un catalogo di modelli e bozzetti personalizzabili a richiesta, come si deduce dalle note a margine di alcuni fogli oggi conservati al Museo Correr.

La sua pittura di genere rappresenta scene popolari sullo sfondo di una città povera e rassegnata; collezionisti italiani e capi di Stato stranieri si rivolgono a lui per un ricordo del folklore veneziano.

Dietro questa sua pittura commerciale, curata nella forma di pulitissimi quadretti su carta, appare la perseverante ricerca e lo studio di nuovi soggetti reali.

Il pittore si dichiara in uno dei suoi schizzi ritraendosi mentre va a trovare i suoi modelli per le strade della città; li riprende in minuscoli disegni, in velocissime istantanee quasi fotografiche: dettagli di mani che chiedono, occhi che piangono, donne infreddolite, bambini che dormono per terra, marinai senza lavoro, ragazzi cenciosi.

Gli schizzi del Bosa si possono considerare veri e propri fotogrammi delle condizioni sociali della città.

Dopo il 1848 si ritira dall’attività. Muore a Venezia nel 1875.